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venerdì 22 aprile 2011

PSLV-C16, lancio spaziale Indiano

(Immagine, credit ISRO)

NEWS SPAZIO :- Lancio spaziale Indiano con successo, dopo due missioni fallite lo scorso anno. Mercoledì scorso infatti alle ore 06:42 (ita) un razzo vettore PSLV-C16 (Polar Satellite Launch Vehicle) è partito dallo Satish Dhawan Space Center nell'isola di Sriharikota (costa Est dell'India).

Obiettivo della missione, mettere in orbita i suoi payload, i tre satelliti Resourcesat 2,  YouthSat ed X-SAT.

Resourcesat 2 andrà a sostituire un precedente satellite lanciato nel 2003. I suoi compiti di osservazione della Terra forniranno supporto a seguito di disastri naturali, monitoreranno l'agricoltura e le infrastrutture urbane e rurali.


Il satellite aiuterà gli scienziati a misurare la contaminazione del suolo, tracciare le risorse idriche e monitorare gli andamenti dello sfruttamento della terra. I dati di Resourcesat 2 saranno utilizzati anche dalle National Security Agencies Indiane. A bordo vi sono tre fotocamere nella banda del visibile ed infrarossi con una risoluzione massima di 5,8 m. La sua vita operativa è stimata in almeno 5 anni.

YouthSat è una missione congiunta tra studenti universitari Indiani e Russi. A bordo vi sono tre strumenti scientifici per lo studio dell'alta atmosfera e la misurazione dei raggi cosmici.

X-SAT è il primo satellite nazionale di Singapore. Esso ha una fotocamera multi-spettro e testerà tecnologie per il remote sensing e l'elaborazione di immagini.

Il volo di PSLV-C16 è il primo lancio spaziale Indiano del 2011, il 18° per il lanciatore (17° lancio consecutivo con successo).

Per l'anno in corso l'Agenzia Spaziale Indiana ISRO ha in programma altre tre missioni PSLV.

2 commenti:

  1. Non mangiano le mucche.Muoiono di fame la metà degli indiani.Andiamo li con le Onlus e le Suore...e sti beoti lanciano progetti faraonici.

    Non mi vien da sorridere Sergio,manco un pò e scusa.

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  2. Caro Astorre, io in India ci sono stato (una decina d'anni fa)e ti posso dire che le cose da te citate sono solo luoghi comuni e la realta è un'altra.
    Che non mangiano le mucche è vero ma solo in alcune regioni. In altre si mangiano eccome.
    Poi devi considerare che sta cosa riguarda solo gli indù ( e neanche tutti) ma ci sono in india circa un centinaio di milioni di mussulmani più parecchi cristiani e ebrei, questi appartenenti a diaspore risalenti a 2000 anni fa, non originate dalla colonizzazione inglese più altre religioni minori tipo sikh e altro ma pur sempre con milioni di fedeli.
    In quanto al morir di fame, sono stato in india qualche mese sempre girando ma di morti di fame non ne ho mai visti. Ci sono molti mendicanti, ma culturalmente la cosa è molto accettata e ogni indiano, anche i più poveri spesso fanno l'elemosina ai più sfortunati.
    Sicuramente molti sono poveri, però come potevano essere poveri i contadini o gli operai italiani 100 anni fa. Niente di così apocalittico come spesso crediamo.
    Oltretutto la tua immagine dell'India risale come minimo agli anni '70 ma il subcontinente sta cambiando in fretta e come dicono dalle mie parti, ci stanno mangiando il riso in testa.
    L'Italia sta perdendo tutte le produzioni industriali di punta e di avanguardia e invece loro stanno viaggiando alla grande.
    I beoti siamo noi che ci trastulliamo ancora con le fantasie sulla nostra superiorità, in verità per il resto del mondo noi siamo solo dei bunga bunga.
    Buona pasqua

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