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martedì 16 novembre 2010

Siamo abbastanza maturi per lo spazio?

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Leggo sempre più spesso, sia nei commenti ai post di questo blog che navigando in rete, che dietro molti interventi - troppi - è ancora presente una sorta di competizione, di giudizio nei confronti delle varie nazioni impegnate in programmi spaziali.
C'è chi critica l'attuale posizione dell'America, chi qualunque cosa essa faccia, chi osanna invece lo sforzo Cinese, chi da quest'ultimo ne è spaventato. Vi sono commenti che considerano l'America come il grande faro nel mondo spaziale, chi si aspetta di più dall'Europa, chi critica e teme l'ingresso delle industrie private... e chi più ne ha più ne metta.

Certamente dico una banalità sottolineando che ogni opinione ha eguale dignità e rispetto così come dico un'altra banalità affermando che ogni pensiero debba essere esposto con rispetto e civiltà.
Quello che però mi passa per la mente leggendo queste prese di posizione a favore o contro questo o quello è che ancora non è stato compreso un punto fondamentale del fare-spazio.
Esplorare lo spazio, insediarsi permanentemente sulla Luna ed oltre e sfruttarne le risorse è un'opera - ecco un'altra banalità - estremamente difficile e complicata, se non impossibile attualmente.

Tale opera richiede non solo uno sforzo tecnologico a livello di razza umana, ma una vera e propria rivoluzione mentale, una nuova filosofia, un nuovo modo di porci come esseri umani, prima di tutto qui sulla Terra.
Le nazioni più grandi ed impegnate sembra che si stiano rendendo conto, molto lentamente - con quelli che sono i tempi della politica internazionale - che per fare-spazio è più semplice, più conveniente lavorare insieme.

Certi obiettivi poi non potrebbero mai essere alla portata di un'unica nazione.

Sto parlando di collaborazione internazionale, di come sembra che sia sempre più presente un po' in tutta la comunità spaziale terrestre.
Voglio aggiungere che è la prima volta nella storia dell'uomo che abbiamo la possibilità di non accendere conflitti con stati vicini per conquistare risorse-territori-ricchezze. E' forse la prima volta che possiamo renderci conto che conviene fare proprio l'opposto, collaborare, lavorare insieme per realizzare gli immensi sforzi necessari per procurarci queste risorse oltre la Terra.

Curiosamente poi questo periodo di crisi internazionale fa mettere ancora più attenzione alle spese e quindi in questo senso potrebbe essere uno strumento di accelerazione proprio nella direzione di cooperare, dividere i costi e condividere i risultati (e non soltanto in ambito spaziale).

Basterebbe un minimo esercizio di buonsenso per renderci conto che invece di progettare, costruire e lanciare tre missioni indipendenti di esplorazione Lunare, se ne potrebbe farne una sola sotto la bandiera più ampia dell'internazionalità. I tempi della politica non sono certamente quelli del progresso tecnologico, ad ogni modo un primo grande esempio di successo di questo approccio è rappresentato proprio dalla Stazione Spaziale Internazionale.

La domanda è: l'umanità è matura abbastanza per compiere questo salto, che ancor prima di essere tecnologico è assolutamente filosofico? Siamo pronti a cambiare mentalità? Riusciremo TUTTI NOI a vedere l'altro prima di tutto come un possibile alleato e non come un nemico? "Noi" e "gli altri" riusciranno a diventare solamente "NOI"? Lo spazio ci pone questi interrogativi. Siamo o stiamo diventando o diventeremo mai abbastanza maturi da guardare al cielo come un'unica umanità?

Forza con i commenti!

15 commenti:

  1. Sono perfettamente in sintonia con te, è evidente che al monento non esiste un pensiero unitario dell'Umanità (concedimi il termine), ma sempre sotteso a particolarismi o comunque interessi di qualche tipo, il salto è direi etico a questo punto e, da quello che si vede in giro seppure encomiabile, è ancora lontano da un reale progetto in favore della razza umana. La mia risposta quindi, è no (purtroppo)

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  2. Sono ahimè il primo che ha dubbi amletici sulla "bontà" dello Spirito costruttivo di certi "Competitors" (obbrobrio e sbagliato termine penso) Spaziali.

    Ma siccome la paura nasce dall'ignoranza e non sono proprio ignorante sto prendendo spunto da una frase data per certa fu di Einstein e che campeggia sui treni italiani: "la mente è come un paracadute,funziona solo se la si apre".

    Magari,Sergio,sarebbe il caso di spedirla a TUTTI i politici terrestri e vedere che effetto fa,oltre al sano cinismo che ognuno di loro metterà davanti come scusa per decisioni poco "Aperte", sperando che comunque si soffermino anche un SOLO secondo sul significato pazzesco che ha in sè una frase di una banalità mostruosa.

    Dirti poi SE l'Umanità sia o meno matura,ho timore nell'affermare il contrario,ovvero credo che no,non siamo maturi.
    PERO' cosa ci aspettiamo Sergio? che scenda qualcuno a darci il "Patentino"? Come hai detto tu,è forse la prima volta in assoluto che non si inizia a esplorare con ESERCITI prima e missionari poi..
    Buon segno no?
    Anche perchè la vedo durissima come spesa spedire foss'anche un solo battaglione corazzato nello spazio..per fortuna:D per ora..

    Comunque a parte le battute,per me,nonostante tu dica che "sia impresa quasi impossibile" andare sulla Luna e MINARE il minabile..beh..Cristoforo Colombo fu dato per PAZZO da mezzo mondo occidentale all'epoca no?
    Abbiamo sott'occhio uno degli Stati più ricchi di Democrazia grazie a quella pazzia.
    E LO Stato che ci ha salvato dall'Apocalisse Nazista.
    Pensiamo come sarebbe il mondo senza l'America.

    Avanti,io ci vado a gratis su Marte,è impossibile?
    Dimostratemi il contrario: che sia possibile.
    Non smettiamo MAI di stupirci di essere UMANI.

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  3. Credo che l' uomo per istinto e per natura ha tentato, tenta e tenterà di curare prima i propri interessi prioritariamente rispetto agli interessi degli "altri" esseri umani. E' la nostra natura, la natura animale purtroppo..Con questo voglio dire che difficilmente esisterà mai un epoca in cui si andrà tutti insieme appassionatamente d' amore e d' accordo ahimè...Però in maggioranza si....Se riusciremo ad organizzare e ad unire gli scopi spaziali della maggior parte dei Paesi interessati all' esplorazione spaziale a mio parere sarebbe già un ottimo risultato...E dico questo non perchè sono pessimista ma, perchè, non ragioneremo mai tutti con la stessa testa, neanche i politici rappresentanti dei maggiori paesi del mondo.

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  4. Ti esprimo ciò che penso riguardo alla cooperazione: abbattere barriere di religione, politica, affari, razza e anche solo le idee è una missione impossibile senza contare che, pur pacata, c'è sempre la competizione fra i paesi in ambito spaziale.
    La cooperazione può essere un catalizzatore incredibile per raggiungere uno scopo comune ma anche la competizione può esserlo senza contare che, ragionando cinicamente, da molti più vantaggi e molto più potere.
    Secondo il mio modesto parere, la razza umana, per riuscire ad avere uno scopo comune e unirsi per abbattere le difficoltà, ha bisogno di essere veramente in pericolo e di essere consapevole che in palio c'è la sopravvivenza, non il potere.
    Questo lo dico anche in virtù del fatto che oggigiorno, le nazioni che hanno in mano economia ed esercito, si chiamano superpotenze e, in questa parola, non esiste la cooperazione se non in ambiti proporzionalmente più piccoli.

    Detto questo, spero vivamente di sbagliarmi e che l'umanità possa veramente andare avanti come un solo uomo. Ma, per ora, mi viene da sospirare e basta.

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  5. Caro Sergio in tutte le tue belle parole, impregnate forse un pò troppo di filosofia, manca il vero nodo centrale di tutta la questione del fare-spazio: I SOLDI.
    A Brindisi hanno arrestato medici che risultavano solo virtualmente presenti negli ambulatori (perchè altri timbravano i cartellini al loro posto) ma che anzichè fare visite ed esami diagnostici ai poveri pazienti che attendevano mesi di attesa, se ne stavano nei loro studi privati x le visite a pagamento! Della serie chi se ne frega se un paziente attende 6 mesi x una radiografia o altro!
    Ebbene: gran parte dei componenti la nostra razza umana è guidata dal principio SOLDI-SUBITO-E-TANTI, a qualsiasi costo!
    Ad oggi le armi rendono più dello spazio. Non tutti sono appassionati come noi di spazio e astronomia: questo non puoi pretenderlo...ahime!
    E poi i governi non hanno SOLDI da investire in qualcosa che (ignorantemente) non li sfiora proprio.
    Spero di essermi spiegata.
    LUCIA MORLEO

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  6. A forza di guardare "solo" al "coerente nostro piede per terra e all'impronta,ammirandone forma e dimensione" finiremo senza:
    1) petrolio
    2) cibo e acqua
    3) vita

    mi sono spiegato..e spero che qualche "coerente,serio e intelligente" esponente di qualsiasi Governo mnel mondo inizi a "aprire il paracadute" perchè senno' non funzionerà mai.

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  7. Ci vuole la I.S.A. = International Space Agency!!!

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  8. Purtroppo mi devo accodare anche io ai pessimisti che si sono espressi sul quesito di Sergio.
    Non credo che siamo maturi. Per carità, magari in ambito spaziale le cooperazioni internazionali sono una realtà più che in altri ambiti, ma alla fine tutte le nazioni sono divise.
    Sopratutto ora, con questa crisi che morde, si stanno risvegliando i conflitti economici e politici all'interno anche della stessa Comunità Europea. Ogni nazione invoca le regole a lei più congegnali. Si approfitta di nemici ingranditi mediaticamente per invadere nazioni ricche di risorse. Si invocano guerre di religione e intolleranze varie.
    Diversi anni fa ho letto un trattato di astronautica scritto da non ricordo chi che affermava " il progresso della tecnologia astronautica si è quasi fermato. Stiamo solo perfezionando tecnologie nate nella seconda guerra mondiale. nessuno investe ingenti risorse per ottenere nuove tecnologie e solo una guerra globale potrà giustificarle. Inutile farsi illusioni. Solo chi vincerà la terza guerra mondiale potrà colonizzare il sistema solare."
    Forse non ha sbagliato di tanto a parte il fatto che non sono così sicuro che qualcuno esca vincitore dalla terza guerra mondiale.
    Lucio

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  9. Certamente, i problemi di cui soffre il nostro mondo li abbiamo quotidianamente sotto gli occhi. Vorrei aggiungere però una cosa: poco più di sessanta anni fa l’Europa, l'America, la Russia ed il Giappone erano impegnate nella Seconda Guerra Mondiale, combattevano tra loro, l'uno contro l'altro.

    Adesso queste stesse nazioni sono impegnate all’interno della Stazione Spaziale Internazionale: l’hanno progettata e costruita insieme, e se la stanno “condividendo” tra loro. AL di là di tutto, non è questo un buon segno?

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  10. Comunque ribadisco a chiare lettere:

    CHI attendiamo per dirci SE siamo maturi o meno scusate?
    Per me è un "non-sense" questo quesito,mi perdonerà Sergio che non cè nulla di personale,la sua è una lamapante provocazione,lo sa meglio di me che in sè siamo NOI che dobbiamo porci verso lo Spazio in modo diametralmente opposto a come sta andando in generale l'atteggiamento sulla Terra.
    Ormai lo SPAZIO non DOVREBBE più essere materia per soli "addetti ai lavori".
    MA timidamente andrebbe inserita nell'Argomento SCIENZE a scuola come materia e formazione Culturale,sensibilizzare i futuri manager,politici A GUARDARE IN ALTO e pensare in grande.
    Perchè vero è che senza soldi e economia QUI sulla Terra non si andrà manco nell'orbita bassa,vero è che vi sono paesi che lo Spazio lo vedono come sfida e lustro per sè stessi (Iran,pachistan e Corea del Nord di sicuro) ma è anche vero che dobbiamo smetterla di porci NOI stessi dei limiti mentali.

    Quando leggo Sergio che afferma "che uno sfruttamento delle risorse sulla Luna è improponibile.."
    mi si accapponala pelle.
    Improponibile per CHI e perchè soprattutto?
    Non vi sono fior fiore di progetti?
    Siamo ATTERRATI sulla Luna che io avevo 6 anni,volete dire che NON abbiamo più tecnologia di allora?
    Semmai la volontà e la sfida,ma è mai possibile che a noi UMANI serva sempre una benedetta SFIDA tra simili per fare qualcosa?
    Amen

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  11. xGiorgio: "... improponibile..." lo è ADESSO per alcune nazioni. Il punto non è mai stato tecnologico e, sì, la domanda "Siamo maturi?" è uno stimolo alla discussione che devo dire mi sembra piena di pensieri sensati.

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  12. Sergio è vero che oggi quelli che prima erano avversari oggi sono insieme sulla ISS.
    Ma stare sulla ISS non vuol dire comandare il pianeta Terra o il Sistema Solare...
    Chiaro il concetto no?
    LUCIA MORLEO

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  13. Da che mondo è mondo,il "motore" principale dell'innovazione tecnologica è SEMPRE stata la competizione,vuoi per "via de facto" (ovvero Guerra) o per motivazioni economico-politiche.

    Se la ISS esiste è per il ritorno in termini economici.
    Sono solo i Ricercatori puri che hanno nel cuore una Ricerca senza i soliti secondi fini,ma per migliorare sè stessi e il mondo.
    Per carità poi non facciamo le verginelle,ovvio che un risultato ove ci sia porta benefici al ricercatore in vari termini,è proprio quello che andrebbe scalzato: se vogliamo SCOPRIRE un motore veramente nuovo e efficace in primis è perfettamente INUTILE sperare in un ritorno economico,dato che molto probabilmente una scoperta simile avverrà in tempi di decadi..quindi che vuoi guadagnarci se il promotore sarà bello morto quando il ricercatore lo sfornerà dal cappello?
    Ergo per CERTI canmpi principali e con pochissimo o zero guadagno immediato sarebbe VITALE che siano i Governi a farsi promotori,perchè un Commerciale e un Privato non si imbarcherà MAI in ricerche di trent'anni senza avere ritorno certo nell'arco della su vita.
    Ad personam e mi pare giusto,se investe non lo fa filantropicamente,ma lo Spazio lasciarlo al 90% ai privati sarà un DISASTRO in termini di avanzamento tecnologico.

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  14. Vorrei citare una frase di Ruggero Bacone
    "Benché tutto non sia permesso,tutto è possibile"
    Pensiamoci, nonostante la storia dell'umanità ci parli di guerre,catastrofi,tradimenti e soprusi abbiamo milioni di esempi di collaborazione, sacrificio e traguardi raggiunti per il bene comune.
    Teresa
    Sono convinta che

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  15. Sono convinta che siamo abbastanza maturi per lo spazio,basta un pizzico d'impegno in più.
    (scusate avevo lasciato in sospeso la frase)

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