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mercoledì 1 settembre 2010

Missione lunare indiana Chandrayaan-2, definiti i payload scientifici di bordo

(Immagine, credit ISRO/NASA/JPL-Caltech/USGS/Brown University)

NEWS SPAZIO :- L'Agenzia Spaziale Indiana (ISRO, Indian Space Research Organization) ha reso nota la suite di strumenti che faranno parte di Chandrayaan-2, la seconda missione lunare indiana che segue il successo di Chandrayaan-1 (vedi qui e qui) al momento pianificata per il 2013.
La sonda partirà dal centro spaziale Satish Dhawan Space Centre di Sriharikota a bordo di un razzo vettore GSLV (Geosynchronous Satellite Launch Vehicle).


Per avere notizie sul profilo della nuova missione vi rimando al seguente URL


Le novità così come presentate da un comunicato di ISRO oggi sono relative ai payload a bordo della nuova sonda, decisi e finalizzati da una apposita commissione di esperti facenti capo ad ISRO.

La nuova strumentazione scientifica sarà costituita da cinque payload di cui tre del tutto nuovi e gli altri due che sono invece una versione migliorata di analoghi strumenti che facevano parte di Chandrayaan-1. A ciò si aggiungono due strumenti a bordo del rover di Chandrayaan-2 (quest'ultimo di fabbricazione russa).

ISRO ha lasciato aperta la possibilità di aggiungere altri strumenti, da valutare in futuro dopo un attento esame.

Ecco i cinque strumenti che faranno parte dell'orbiter:

Large Area Soft X-ray Spectrometer (CLASS) e Solar X-ray Monitor (XSM)
Realizzati rispettvamente da ISRO Satellite Centre (ISAC, Bangalore) e dal Physical Research Laboratory (PRL, Ahmedabad) produrranno una mappatura dei principali elementi presenti sulla superficie lunare

L and S band Synthetic Aperture Radar (SAR)
Realizzato dallo Space Applications Centre (SAC, Ahmedabad) avrà la funzione di sondare il sottosuolo lunare (le prime decine di metri) per il rilevamento di varie sostanze tra cui ghiaccio d'acqua. Un'importante aspettativa è quella di fornire ulteriori prove della presenza proprio di ghiaccio d'acqua nelle regioni in ombra della Luna

Imaging IR Spectrometer (IIRS)
anch'esso dello Space Applications Centre (SAC, Ahmedabad) dedicato alla mappatura della superficie lunare in un ampio range di lunghezze d'onda per lo studio di minerali, molecole d'acqua ed idrossile

Neutral Mass Spectrometer (ChACE2)
prodotto dallo Space Physics Laboratory (SPL, Thiruvananthapuram) per lo studio della esosfera

Terrain Mapping Camera2 (TMC2)
dello Space Applications Centre (SAC, Ahmedabad) per la realizzazione di una mappa 3D essenziale per lo studio di mineralogia e geologia


Seguono i due payload scientifici che saranno presenti nel rover, dedicati all'analisi degli elementi in superficie, vicino al sito di allunaggio:

Laser Induced Breakdown Spectroscope (LIBS) realizzato dal Laboratory for Electro Optic Systems (LEOS, Bangalore)

Alpha Particle Induced X ray Spectroscope (APIXS), del PRL (Ahmedabad).


L'immagine pubblicata mostra un giovane cratere lunare e (a destra) la distribuzione di minerali ricchi d'acqua così come rilevati dallo strumento americano Moon Mineralogy Mapper a bordo di Chandrayaan-1.

Fonte dati, ISRO.

1 commento:

  1. E' una..ottima notizia questa.E' buono che la "Corsa allo Spazio" stia evolvendosi in strade che ci aiuteranno sicuramente a portarci nello Spazio,TUTTI e è lo stesso meccanismo della "concorrenza" a spingere queste potenze mondiali emergenti nella giusta direzione: Studio per eventuale sfruttamento minerario.

    Chissà che non riesca anche nella mia "breve" vita comunque a vedere un qualche scienziato sbarcare su Marte e studiare "in situ".

    Se facessero in molti come l'India saremmo già su Plutone fra 40 anni..

    RispondiElimina

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