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sabato 26 giugno 2010

Iniziata l°apertura della capsula di ritorno della sonda giapponese HAYABUSA

(Immagine, credit JAXA)

NEWS SPAZIO :- I ricercatori dell'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency) hanno cominciato ad estrarre il contenuto della capsula di rientro di HAYABUSA, tornata a casa nei giorni scorsi dopo sette anni di viaggio e dopo aver percorso più di 2 miliardi di chilometri.
Andate alla sezione del blog dedicata alla missione giapponese per vedere le foto e video del suo incredibile e perfetto rientro sulla Terra


Il 'sample container' è un contenitore cilindrico a due strati (un cilindro dentro l'altro). Quello interno misura 5 cm di diametro per 6 di lunghezza.
I ricercatori impegnati nell'operazione hanno già aperto il cilindro esterno e sono riusciti a collezionare una piccola quantità di gas. Esso sarà analizzato con estrema attenzione per verificare se questo appartenga all'asteroide Itokawa.

Le parole di Akio Fujimura, professore JAXA: "Il momento che abbiamo aspettato sin dal lancio della sonda spaziale Hayabusa (circa sette anni fa) sta arrivando. I membri [della missione] che analizzeranno il contenuto sono determinati ad avere lo stesso successo che hanno visto nel rientro della sonda sulla Terra".

Poiché il contenitore di campioni di Hayabusa è stato progettato per essere nel vuoto spaziale, ogni gas contenuto al suo interno potrebbe effettivamente essere stato generato dalla superficie del materiale collezionato dall'asteroide Hayabusa.
Oppure potrebbe trattarsi di gas atmosferico (della Terra!) aggiuntosi dopo che la capsula è ritornata sulla Terra. Un'altra possibilità è che il gas sia stato generato delle resine o metalli all'interno della sonda.

Il cilindro più interno verrà presto aperto. L'aspettativa è che questo contenga particelle fini - sabbia - provenienti dalla superficie dell'asteroide raggiunto dalla sonda, studiato per due anni e su cui Hayabusa ha fatto un "veloce" atterraggio morbido (proprio per collezionarne campioni della sua superficie).

Il suo contenuto verrà analizzato a partire dai primi giorni di Luglio.

Se i ricercatori troveranno qualcosa all'interno del cilindro questo qualcosa verrà analizzato molto attentamente per escludere che si tratti di materiale terrestre, magari scivolato all'interno del contenitore prima del lancio. Ancora, JAXA dice che ci vorranno settimane/mesi per determinare con certezza se vi sono particelle provenienti dall'asteroide.

1 commento:

  1. Queste situazioni sono bellissime,per me che sono un super profano e solo appassionato,figurarsi per uno studioso che ha fatto del suo lavoro una passione e un suo futuro.
    Certo il Cosmo e il Fato non sempre ci mettono in mano strumenti e casualità tali che "ti cambiano la vita" su questo pianeta..però un pelo di speranza su possibili scenari e svelare "misteri" chimico-fisici di un asteoride così lontano e "curioso" è lecito attenderseli.
    Anzi,già la LUNA qui a due passi ci ha dato dimostrazione che l'abbiamo sottovalutata e scartata come "sasso secco e vuoto" e TAC..c'ha dato na svegliata che suona come un trombone,chissà cosa può esserci su un'asteroide che gira da miliardi di anni e cosa può avere incamerato o incrociato.
    Nulla,poco o tantissimo.

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