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lunedì 21 dicembre 2009

Programma ExoMars per l°esplorazione di Marte ESA-NASA, GO del Consiglio ESA!

(Immagine, fonte ESA)

NEWS SPAZIO :- Torniamo a parlare nuovamente del programma ExoMars che avevamo lasciato qui


in cui veniva presentato un agreement tra NASA ed ESA per l'esplorazione robotica congiunta di Marte.

La notizia che procede nei binari della collaborazione internazionale è che il Consiglio dell'Agenzia Spaziale Europea riunito a Parigi il 16 e 17 dicembre scorsi ha approvato la quota di 850 milioni di euro per procedere all'implementazione del programma ExoMars.

Sono previste due missioni spaziali di esplorazione marziana in cooperazione con la NASA, una nel 2016 e l'altra nel 2018. La prima di queste sarà composta da un modulo orbitale e da un modulo dimostratore di atterraggio. La seconda avrà ben due rover che atterreranno sulla superficie Marziana.

Mi piacciono le parole di David Southwood (ESA Director of Science and Robotic Exploration): "Questo segna un momento importante per l'Europa nei suoi passi verso l'esplorazione spaziale su scala mondiale. Siamo già stati su altri pianeti, certamente. Ma adesso abbiamo davanti a noi un piano di esplorazione per costruire capacità tecniche ed esplorare Marte con una partenrship a lungo termine".

Sono tredici le nazioni europee all'ESA che partecipano al programma ExoMars: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera. A questi si aggiungono la Gran Bretagna ed il Canada, a parte ovviamente gli Stati Uniti d'America.

In sostanza la notizia non è di per sé nuova, la sua importanza sembra essere nella conferma dell'adozione di una linea comune a livello "internazionale" fortemente interessata ad un "modello collaborativo" per l'esplorazione spaziale. Mi sembra la strada giusta.

L'obiettivo primario del programma è testare un insieme di tecnologie direttamente in-situ (sul suolo marziano), tecnologie necessarie per future missioni di esplorazione. Tra queste:

  • EDL (Entry, Descent and Landing), approccio, entrata nell'atmosfera ed atterraggio morbido per un payload
  • movimento sulla superficie mediante un rover
  • accesso al sottosuolo per la raccolta di campioni
  • e loro preparazione, distribuzione ed analisi

Verranno condotte anche analisi scientifiche, tra le quali:

  • ricerca di segni di vita passata o presente su Marte
  • investigazioni su come variano l'acqua e l'ambiente geochimico
  • investigazioni sull'atmosfera marziana per rilevare tracce di gas e loro sorgenti

La missione programmata per il 2016 sarà guidata dall'ESA e lanciata dalla NASA. Essa includerà un Mars Orbiter ed un dimostratore EDL. L'Orbiter porterà con sé strumentazione scientifica per lo studio dell'atmosfera marziana alla ricerca di tracce di gas quali il metano. Il modulo EDM conterrà sensori che valuteranno le performance del lander durante la discesa. Esso avrà inoltre altri sensori per studiare l'ambiente nel sito di atterraggio.

La missione del 2018 sarà giuidata dalla NASA ed includerà due rover, uno europeo ed uno americano. Entrambi saranno trasportati insieme e raggiungeranno lo stesso sito su Marte. Il rover ESA sarà dotato di trivella e di una suite di strumenti dedicati agli studi di exobiologia e geochimica.

Ma abbiamo tempo per occuparci in dettaglio del programma ExoMars.

Fonte dati, ESA.

1 commento:

  1. Queste sono le direttrici per il NOSTRO futuro.Collaborazione,sviluppo e dispiegamento EsoPlanetario.
    Comunque Sergio,pare che sulla Terra si inizia vedere un brulicare di iniziative pro-Spazio.
    Era ora.
    vedrai che o i nostri figli o i prossimi ci metteranno quel benedetto PIEDE su Marte:)

    Giorgio
    Waresky@hotmail.com
    Trento

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